storia del fuoco, stufe e caminetti New Page 12

 

CENNI STORICI SULL'USO DEL FUOCO

 


 

Dalla scoperta del fuoco l'uomo poté godere dei suoi vantaggi ma fu soggetto anche ai disagi ed ai pericoli ad esso legati: il fastidio del fumo, l'accensione, l'approvvigionamento di legna e combustibili, i pericoli di ustioni ed incendi, il monossido di carbonio...

 

Nei primi tempi il fuoco bruciava nell'antro del riparo, poi al centro di una capanna con un'apertura sul tetto che aiutava l'uscita del fumo e diminuiva il pericolo d'incendio perchè il fuoco era lontano dalle pareti in legno.

Era molto importante che il fuoco non si spegnesse mai a causa della difficoltà di accenderlo con i semplici strumenti della natura di cui si disponeva.

 

Il riscaldamento e la cottura dei cibi avveniva anche grazie ai forni, sono stati rinvenuti forni per cuttura risalenti al 2500 AC.

 

Ci sono testimonianze in grandi edifici Romani dove il camino aperto alimentato dalla legna era posto in un basso locale sotto al pavimento. Riscaldando il pavimento i grandi locali che erano costruiti sopra beneficiavano del suo irraggiamento. In più si avvalevano di canne fumarie e canali d'aria riscaldata (ipocausto) che passavano all'interno dei muri perimetrali riscaldandoli.

 

 


 

Nei locali abitati sovrastanti si godevano ottime temperature, l'aria non era mai intrisa di fumo e non c'era la sporcizia del legname e della cenere nelle stanze!

 


 

Con l'avvento delle costruzioni in pietra e mattone si diffuse il camino aperto addossato od integrato nella parete ma il problema del fumo in casa, causato dalla non comprensione delle dinamiche che influenzavano il tiraggio della canna fumaria, rimase irrisolto.

 

Nel 1400 si trovano i primi esemplari di stufe murarie semi-chiuse derivate dal "forno del pane" che venne con apposite modifiche, utilizzato per riscaldare gli ambienti domestici. La massa d'accumulo del forno-stufa permetteva di mantenere stufa ed ambiente ben caldi per parecchie ore. Erano prodotti ad accumulo. Questo sistema poteva però scaldare una sola stanza.

In Alto Adige nel castello di Merano, nel 1400 venne costruita una stufa ad accumulo di tipo Kachelhofen ("tegame - stufa" o "pignatta di terracotta - stufa" o "scodella - stufa").

Il suo nome deriva dall'abitudine d'inserire nella sua parte alta sezioni concave di pignatte di terracotta, probabilmente al fine di aumentarne la superficie di scambio termico e quindi la resa calorica.

Nel 1600 e soprattutto dopo il 1700 si applicarono le maioliche su queste stufe per renderle eleganti e raffinate.

Vennero anche organizzate delle panche attorno alla stufa per sedere al caldo.

varie sono le tipologie ed i nomi di queste stufe STUFE AD OLLE (formelle concave), STUFE A FORMELLE (piastrelle piatte).

SFRUZ (TN -Italia) fu uno dei produttori di stufe ad olle più importante d'Europa.

 



 

Vennero poi create impalcature in legno che permettevano di mettere ad asciugare i panni e sorreggevano un letto sulla stufa dove potevano dormire al tepore gli anziani ed i bambini.

 

Sempre nel 1400, si iniziò ad avere nel camino aperto una piastra metallica sul fondo, in grado di irradiare il calore nella stanza retrostante.

 

Verso fine 1500 compaiono stufe aperte e bracieri in terracotta.

 

Solamente dopo il 1600 nascono i caminetti a convezione naturale e si iniziano a fare passi avanti nel risolvere alcuni problemi tecnici che causano fumo in stanza.

 

Sempre nel 1600, si iniziano ad unire le piastre metalliche creando le prime stufe in ghisa.

La stufa (Beileger) veniva incastrata nel muro ed aveva la bocca aperta per l'alimentazione del fuoco nella stanza accanto. Con questo semplice accorgimento si riuscivano a riscaldare 2 stanze con la stessa stufa relegando il problema dello sporco e dell'eventuale fumo solamente in una delle 2.

 


immagine: stufa -caminetto di Pensilvania (Franklin)

 

 

Dopo il 1700 si diffondono i caminetti aperti in lamiera (e non più in muratura) che aumentano l'irraggiamento termico e sfruttano la convezione naturale.stufa-caminetto di Benjamin Franklin, detta anche la stufa Franklin o stufa di Pensilvania.

antica stufa irraggiante (ISLANDA)

 

Solamente dopo il 1800 si riesce ad eliminare in modo efficace il fumo in stanza causato dai caminetti aperti e si inizia a sfruttare anche il carbone come combustibile. Per tutto il secolo si costruiscono affascinanti e raffinate stufe in muratura, coperte di maioliche, in stile impero (rotondeggianti ed alte).

 

Nel 1900 si diffonde il caminetto a convezione naturale ma si diffondono anche nuove tecniche metallurgiche che permettono la costruzione delle più efficienti STUFE chiuse a legna, a carbone e gas, utili anche per la cottura dei cibi.

Compaiono poi le finestrelle di mica che lasciano trasparire il colore della fiamma viva quasi come un vetro.

Le stufe metalliche acquistano maggiori valori estetici decorativi.

 

Ai giorni nostri la tecnica permette di non avere più problemi di fumo, stufe o camini sono semistagni con rendimenti termici eccezionali e  poche manutenzioni da fare!

 

L'avvento delle caldaie centralizzate a gasolio o gas completamente automatizzate, le esigenze di vita moderna, l'assenza della massaia che un tempo regnava in casa badando al  fuoco, hanno infine relegato il caminetto ad elemento puramente estetico e decorativo ma negli ultimi tempi con l'aumento notevole dei costi dei combustibili fossili, con la migliore coscienza ecologica, con il gusto del ritorno alle belle cose, si sta riscoprendo il piacere del focolare in casa!

 

Nei tempi moderni il boom nella combustione della biomassa è avvenuta con i sistemi automatizzati a pellet... ora sono giunte nuove innovazioni che hanno creato tecnologie efficaci legate alla combustione lenta del legname. Sono state create nuove stufe a legna con lunga autonomia della combustione (oggi fino a 40 ore di calore e fiamma) e la gestione termica è diventata coerente con le esigenze moderne.


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vedi anche:   CANNA FUMARIA

 

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